In linea generale, il problema ipoacusia avviene come processo naturale dell'invecchiamento: proprio come avviene per la vista, che da anziani rende necessario l'uso degli occhiali da lettura, in 9 casi su 10 i problemi d'udito sono conseguenza dell'avanzare dell'età.
Tuttavia, esistono anche altri fattori che possono compromettere la nostra capacità di sentire bene, come l'esposizione costante a forti rumori, i traumi, le condizioni genetiche o di tipo ereditario, tanto per citarne alcuni. L'ipoacusia si sviluppa in modo graduale, quasi impercettibile. Diversamente dagli altri sensi, come per esempio la vista, la riduzione della capacità uditiva non viene immediatamente percepita e per questo tende a passare inosservata per molti anni.
I sintomi dell'ipoacusia possono manifestarsi con segnali molto lievi e in modo diverso, da una persona all'altra. Ecco quali sono alcuni dei sintomi più comuni:
I medici usano il termine acufene per indicare la situazione in cui viene percepito un rumore in una o in entrambe le orecchie, oppure nella testa, anche se dall'esterno non proviene alcun suono.
L'ATA (Associazione Americana Acufeni) stima che più di 50 milioni di americani (su una popolazione di poco superiore ai 300 milioni, ossia 1 su 6) soffrano di acufene, da moderato a grave. Tra di essi circa 12 milioni hanno un acufene grave abbastanza richiedere cure mediche e circa due milioni di pazienti sono così gravemente debilitati da non riuscire a condurre un'esistenza normale. Circa 50 milioni di americani convivono con l'acufene, ma il disturbo ha caratteristiche diverse a seconda del paziente.
Alcune persone percepiscono tintinnii o altri suoni immediatamente dopo l'esposizione a rumori molto forti, come ad esempio dopo un concerto, ma il rumore percepito dopo un po' sparisce. Altre persone, invece, dicono di sentire un rumore flebile ogni volta che prestano attenzione, ma la maggior parte di esse non può distinguere il rumore tra gli altri suoni ambientali.
Altri fattori possono influire sulla gravità del disturbo a seconda del paziente, come ad esempio la diversa gravità dei problemi di udito e i diversi tipi di suoni che vengono percepiti. È interessante notare che il volume dell'acufene, se misurato con strumenti da laboratorio, non è correlato alla gravità dell'acufene percepita dagli stessi pazienti. Ogni persona ha il proprio livello di tolleranza al rumore prodotto dall'acufene. Si tratta di un'esperienza molto personale.
La patologia acufene non fa distinzioni: può colpire a qualsiasi età. Non si tratta di una malattia diffusa tra i bambini, che riferiscono la patologia più raramente rispetto agli adulti, in parte perché è più probabile che i bambini affetti da acufene abbiano problemi di udito fin dalla nascita. Potrebbero invece non notare l'acufene e non preoccuparsi, proprio perché sono abituati a questo problema fin dalla nascita.